4 Trapianti di fegato eseguiti in una settima al policlinico di Bari.
Dietro a questi successi, dietro a questi numeri c’è la generosità dei donatori di Taranto – Bari e Lecce e delle loro famiglie a cui va il primo ringraziamento per avere accettato/condiviso la donazione.
Occorre ringraziare poi i professionisti degli ospedali donativi, del Coordinamento Regionale e locali dei Prelievi e dei Trapianti, chi coordina i trapianti, e chi segue, motiva, cura, trapianta i pazienti.
Questo traguardo che si sta raggiungendo nella nostra regione è frutto di un fantastico lavoro di squadra che sicuramente tutto questo va potenziato ancora per mantener viva e far crescere nella nostra regione la cultura del dono e la consapevolezza del valore di queste scelte”.
Per eseguire così tante operazioni complesse in un lasso di tempo piuttosto ristretto è necessario un eccezionale sforzo organizzativo e di lavoro che coinvolge - oltre alle equipe di altri centri – i coordinatori trapianti, gli anestesisti, i chirurghi dell'unità dei Trapianti di fegato, il personale di sala operatoria, i rianimatori, radiologi, i servizi diagnostici ecc. ecc.
Certamente la buona volontà dei “pochi” addetti ai lavori non basta affinché la Puglia raggiunga i 100 trapianti di fegato in un anno come l’Emilia Romagna e altre regioni.
Ci vogliono finanziamenti specifici, in ambito trapiantologico, della regione Puglia, tenendo presente che la regione Toscana ha deliberato in due anni 5.000.000,00 milioni di Euro.
Ampliare certamente l’organico nei reparti trapiantologici, per avere più equipe che intervengono. L’aumento delle donazioni e dei trapianti nella nostra regione è in continuo aumento trovando tutti impreparati.
Come associazione di categoria non possiamo che segnalare le problematiche riscontrate prima e dopo il trapianto. La creazione di struttura Trapiantologica con piu personale permetterebbe che Il follow‑ud di pazienti in attesa e trapiantati, che è di alto interesse clinico e scientifico sia effettuato direttamente dal centro trapianto in poco tempo con il minor disagio per il paziente, al minor costo per l'azienda e per il paziente stesso e con il miglior utilizzo delle risorse disponibili.
Così come non possiamo che segnalare (ringraziamo il prof. Gesualdo per il suo impegno – Coordinatore regionale alle donazioni) che bisogna continuare ad ampliare i programmi di collaborazione tra coordinamenti locali donazione e d’interazione tra aziende sanitarie e aziende ospedaliero-universitarie - omogeneizzare l'efficienza del percorso di procurement di organi, coinvolgendo i servizi di emergenza territoriale 118, i pronto soccorso. – Istituire e disciplinare ufficialmente nella regione Puglia il “Comitato/Consulta Regionale per le problematiche della Cultura e della Donazione di Organi”.
Si rammenta che tale Consulta /Comitato per la donazione e trapianto di organi e tessuti, della regione Puglia è voluta dalla Legge 91/99, è sarà pur mantenendo le proprie autonomie, - istituita dal Coordinamento Regionale/Locale l’Assessorato Sanità - Servizi Sociali e Cultura.
Potrebbe essere formato:
Dai rappresentanti della regione Puglia, dal Coordinatore regionale e rappresenti del coordinamento locale per le “attività di donazione e prelievo di Organi”, i referenti dei centri trapianti regione Puglia, rappresentante ANCI Puglia, (per avere la partecipazione di tutti i sindaci pugliesi) dall’Ordine dei Medici, dal Volontariato riconosciuto e altre istituzioni e associazioni che si terranno opportuno.
Crediamo che questo potrebbe certamente essere un altro piccolo tassello a far si che possono aumentare le donazioni e sicuramente anche i trapianti nella nostra regione.
Giovanni Santoro Pres. ATO Puglia