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IL 2009 UN ANNO DI STABILITA’ PER LA NOSTRA PUGLIA PER QUANTO RIGUARDA LE DONAZIONI ED I TRAPIANTI In un momento di stabilità per quanto riguarda le donazioni ed i trapianti (che, si teme, potranno essere in progressivo calo nel prossimo anno), questi i dati sottolineando che i dati del 2009 sono al 30 novembre.
Opposizione alla Donazione anno 2008 35% anno 2009 32%
Trapianti effettuati 2008 2009
Dati non confortevoli rispetto al nostro raggruppamento (AIRT – Associazione Interregionale Trapianti) dove ogni anno siamo il fanalino di coda e le regioni Emilia Romagna – Toscana – Piemonte - Valle D’Aosta, Prov.Aut. Bolzano ci guardano e ci giudicano come rovinatori delle percentuali di quel raggruppamento. Noi tutti, Centro Regionale Trapianti, Associazione non possiamo e dobbiamo accettare questa "realtà" che vede ridursi le opportunità di trapianto ed allungarsi le liste d'attesa nella nostra regione. Basta! Dobbiamo scendere in campo per sensibilizzare, con ancora maggior forza, l'opinione pubblica. Dobbiamo fare, ancor più, gruppo e squadra. " sappiamo che in Puglia le Istituzioni rendono disponibili poche risorse e le nostre forze da volontari sono limitate", Il grido di migliaia di Pugliesi ammalati in lista di attesa ha preso un nome e si chiama DONAZIONE ORGANI: FACCIAMO QUALCOSA! In Puglia gli addetti ai lavori debbano fare più squadra per diffondere il messaggio che donare è vita: Dobbiamo far capire anche ai reticenti e agli indifferenti, l'importanza dell'espressione IN VITA del consenso alla donazione… Solo così potremo riuscire ad invertire l’attuale tendenza al diniego, l’indifferenza e la mancanza di cultura alla donazione! Noi riteniamo che bisognerebbe partire dall’informazione scolastica, andare nelle scuole, proporre pacchetti educativi in merito. E’ altresì necessario formare medici e paramedici, attrezzare gli ospedali, dotarli di strutture adeguate al ricevimento dei parenti e farli avvicinare da personale adatto e formato alla comunicazione, in luoghi che siano meno tetri delle sale di rianimazione… Come in ogni ambito ed intervento sociale la “forza” della proposta, oltre ad una validità intrinseca, deve raccogliere grande consenso. Bisogna diventare determinati a voler raggiungere degli obiettivi concreti, perché la legge attuale è stata dimenticata, anche perché la solidarietà, un gesto d’amore non può avvenire tramite legge. Lo Stato, la nostra regione fa poco o niente per sensibilizzare le coscienze, le donazioni calano, senza donazioni non ci sono trapianti, e senza trapianti la gente muore. Il problema importante ed irrisolvibile rimane comunque la differenza molto elevata di donazione e trapianti tra il nord e il sud. Infatti, nella Puglia nel 2008 registriamo ancora troppi, rifiuti alla donazione, con picchi preoccupanti dei 32%. Nella nostra Puglia come già si è notato non c’è da stare tranquilli non solo per l’opposizione alla donazione ma anche per il fatto che facendo riferimento agli anni passati non si riesce mai a superare la percentuale del 12% di donazioni p.m.p. Le liste di attesa aumentano e per i pugliesi diventa sempre più difficile effettuare un trapianto nella propria regione. E’ incredibile scoprire che gli organi donati dai cittadini pugliesi e che quindi potrebbero salvare vite di altri cittadini pugliesi, vadano in altre regioni perché in Puglia non ci sono le condizioni per trapiantarli. Questi numeri e fatti in base ai nostri sondaggi non fanno sperare niente di buono anche per il 2010. In considerazione anche che dal 2010 al 2012 con delibera della Giunta Regionale n. 640 del 21 aprile 2009 il centro regionale Pugliese ha assunto il ruolo di centro di coordinamento dell’AIRT con un capitolo di spesa a disposizione di 150.000,00 mila euro. Le cause secondo noi di questa situazione preoccupante per tantissimi pazienti pugliesi in attesa di trapianto: mancato reperimento dei donatori, infatti, è dovuto alla mancata segnalazione da parte delle rianimazioni; carenza di posti letto utilizzati per trattamenti di terapia intensiva post operatoria: carenza dei reparti di rianimazione. Carenza ambulatori post/trapianto Riteniamo, dunque, che si possa e si debba fare di più. Tra i molti suggerimenti la necessità di: Disciplinare la funzionalità del centro di riferimento trapianto regionale; Costituire un Comitato per la gestione del centro di riferimento; Stabilire il programma d’intervento annuale regionale; adeguare i reparti, servizi e settori sanitari direttamente impegnati nelle attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti o che concorrono a tali attività, compresi quelli medico-legali; potenziare i reparti di rianimazione e di terapia intensiva impegnati nell'assistenza dei pazienti affetti da lesioni encefaliche, ed in particolare dei reparti di ospedali con unità operative di neurochirurgia; predisporre e attivare strumenti di organizzazione ed informativi, anche in collaborazione con le associazioni di volontariato, e non considerarle più spine al fianco delle Istituzioni, per diffondere in modo capillare tra la popolazione e gli operatori sanitari la conoscenza degli aspetti clinici, tecnici e normativi del prelievo e trapianto di organi e tessuti e per favorire la maturazione di scelte consapevoli sulla donazione, in particolare su quella post-mortem, nel rispetto dei convincimenti personali. rafforzare, l’obiettivo, la formazione di una più ampia coscienza civile per la donazione di organi e tessuti come elemento di responsabilità e di solidarietà umana e sociale essenziale per la collettività. organizzare l’attività trapiantologica in forma dipartimentale, anche interaziendale, al fine di ottenere un miglior coordinamento tra le diverse unità specialistiche e un’elevata qualità delle prestazioni sul piano assistenziale e scientifico; Questi alcune delle cose e strumenti da creare nella nostra Puglia, i quali ormai da tanti anni esistenti nelle altre regioni e che portano un elevato numero di donazioni e trapianti di organi. Tutto questo si aspetta per il 2010 visto anche che da questo anno Colgo l’occasione (potrebbe sembrare di parte) per tornare a ribadire che rimane per tutti un dovere, l’importanza di diffondere, sempre più, la cultura della donazione. Quando si parla della donazione di organi, infatti, si entra in un terreno difficile, in cui abbiamo il dovere di rispettare le scelte di ognuno; ma tutti devono sapere che donare gli organi, oltre ad essere una scelta consapevole di solidarietà sociale, è l’unico modo di curare i pazienti in lista e destinati a morire o a vivere dipendendo da terapie artificiali”. Giovanni Santoro Presidente ATO Puglia ONLUS Segretario Nazionale Liver-Pool |
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