ATO:Puglia@excite.it

ASSOCIAZIONE
TRAPIANTATI ORGANI PUGLIA ONLUS

Regione Puglia
Segreteria regionale
VIA A. GARIBALDI, 67 MASSAFRA
Tel./Fax 099/8800184

 

 

 

 

 

 

 

 





 

 

 


 




 

 

 

Nasce la Carta per la sicurezza e la qualità nei trapianti

Pubblichiamo l’introduzione alla Carta per la sicurezza, la qualità e la partecipazione nel percorso donazione-trapianto definita grazie ad un’iniziativa di Cittadinanzattiva della Toscana e della SIQST e approvata al congresso di Napoli della Società Italiana per la Qualità e la Sicurezza nei Trapianti lo scorso 20 maggio.

“Sotto il profilo contingente, la “Carta per la sicurezza, la qualità e la partecipazione nel percorso donazione-trapianto”  nasce da un’occasione – il primo convegno nazionale della Società Italiana per la Sicurezza e la Qualità nei Trapianti, tenutosi a Firenze nel novembre 2009 – e dall’incontro fra un’associazione che si occupa di diritti – Cittadinanzattiva – ed una società scientifica: appunto, la SISQT.

Due competenze diverse, quindi, ma non incompatibili e che, anzi – dal dialogo e nel dialogo – hanno cercato e trovato le ragioni di una collaborazione finalizzata ed hanno scoperto una forte e proficua complementarità.

 La Carta, come preannunciato con il “per” del complemento di scopo del suo nome, mira a tre obiettivi:

§             sicurezza

§             qualità

§             partecipazione.

 D’altra parte, la partecipazione è anche l’imprescindibile mezzo per perseguire gli altri due fini e, nelle forme praticabili, è stata la modalità che ha ispirato ed accompagnato i due attori – in rappresentanza della comunità scientifica e della comunità civile – nella composizione di questa Carta.

 La Carta, agli effetti del conseguimento dei suoi scopi, si prefigge:

¨                  di puntualizzare i parametri atti a perseguire i massimi livelli di sicurezza e di qualità nei trapianti, intesi peraltro come traguardi mobili, dato che essi devono essere inscritti in un processo di miglioramento continuo;

¨                  di definire la partecipazione nel percorso donazione-trapianto, come tipologia e collocazione spazio-temporale degli apporti, per connotare al meglio le funzioni e valorizzarne i significati;

¨                  di sollecitare interesse, attivare gli attori chiamati in causa – professionisti, cittadini, istituzioni, servizi – offrendosi come contesto di riferimento ed occasione di confronto e di impegno.

Strutturalmente, la Carta si sviluppa in:

  • una presentazione

  • ed otto articoli

  • Ogni articolo è composto da:

  • un titolo

  • una sintetica formulazione dei contenuti

  • un’esplicazione ed un’esplicitazione degli specifici enunciati

Proveremo, ora, ad entrare brevemente nel merito di ogni singolo articolo.

 Il primo articolo – mentre afferma che la donazione ed il trapianto di organi, tessuti e cellule, sono attività costitutive e prioritarie del sistema sanitario nazionale, da realizzare attraverso le Regioni –  determina il contesto della trapiantologia e ne connota il rilievo, al punto da far ritenere che questo stesso articolo sia da considerare il primo, non solo per l’ordine in cui è stato collocato, ma anche per importanza.

Nel secondo articolo, si declinano i profili etici e deontologici inerenti i soggetti direttamente o indirettamente interessati nel percorso donazione-trapianto, sia nei rapporti reciproci, sia negli obblighi professionali ed organizzativi e perfino nei comportamenti.

 Il terzo articolo enuncia che la complessità della medicina trapiantologica, deve trovare adeguate risposte scientifiche e tecniche, non meno che programmatorie, strutturali ed organizzative.

 Il quarto articolo si occupa della sicurezza nei trapianti – definita come “una condizione relativa”, in quanto dipendente dall’interazione di molteplici variabili: umane, tecnologiche, organizzative, operative e professionali – e, proprio in virtù di queste peculiarità indica l’esigenza di fare previsioni, prevenzione, verifiche, controlli e segnalazioni, in maniera sistematica.

 Potremmo dire che, nel quinto articolo, si intendono applicare al percorso donazione-trapianto i due principi dell’articolo 32 della Costituzione: la salute, come diritto del singolo ed interesse della collettività.

 Il sesto articolo concentra l’attenzione  sulle verifiche – definite “la cartina di tornasole pluridimensionale per programmi, funzionalità organizzativa ed operativa, sicurezza, rapporti” – comprendendovi, non solo le verifiche tecnico-scientifiche ma anche quelle sociali, che, senza dubbio, sono una manifestazione partecipativa.

 Il settimo articolo prende in considerazione le responsabilità afferenti ai profili individuali, professionali, sociali e culturali, nell’esercizio di diritti e doveri.

 L’ottavo articolo si focalizza sui significati  e sulle implicazioni della partecipazione, che, raggiungendo i valori più alti nel percorso donazione-trapianto, esprime anche le massime disponibilità a concorrere al sistema sicurezza-qualità in questa branca.

 Nell’ambito trapiantologico, sono reperibili Carte dei servizi e Carte dei principi, ma non Carte per la sicurezza, la qualità e la partecipazione.

In un più vasto contesto, troviamo il precedente della Carta della qualità in chirurgia, ma – pur nella coincidenza di uno dei co-autori (Cittadinanzattiva) e, lato sensu, della disciplina chirurgica – occorre riconoscere rilevanti differenze, in trapiantologia, per la complessità delle competenze professionali, del loro esercizio e per l’estrema delicatezza dei rapporti e del loro intreccio.

Inoltre, questa Carta  non si ferma all’obiettivo della qualità, comprendendo anche la declinazione della sicurezza e della partecipazione.

Appurati questi aspetti, resta da determinare se e come una “Carta per la sicurezza, la qualità e la partecipazione nel percorso donazione-trapianto” possa avere ragion d’essere.

Naturalmente, sul valore e sulla positività della funzione di questa Carta sono ben convinti la Società Italiana per la Sicurezza e la Qualità nei Trapianti (SISQT) e Cittadinanzattiva, che si propongono di tradurla in pratica e di farne oggetto di sensibilizzazione, conoscenza ed allargamento del consenso.

È riservato ad una coerente fattività il compito di dimostrare la fondatezza di questa Carta.”

 

 


 

RITORNA  ALLA PAGINA PRINCIPALE

TORNA A  ATO 2001