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ASSOCIAZIONE TRAPIANTATI ORGANI PUGLIA ONLUS

 

 

Oggetto: Comunicato Stampa

 

Crescono  le Donazioni e i Trapianti effettuati, ma molto resta fa fare.

 

Il Centro Nazionale Trapianti ha recentemente reso noto i dati relativi al numero di cittadini italiani maggiorenni che hanno manifestato la propria volontà in merito alla donazione di organi e tessuti dopo la morte a scopo di trapianto secondo quanto previsto dalla Legge 91/99 e dal successivo D.M. dell'aprile 2000.

In Puglia sono solo 7.244 le persone che si sono recate  presso le AUSL di appartenenza per dichiarare la propria volontà. Di questi, 2.413 hanno dichiarato la loro opposizione.

Sono numeri ancora troppo piccoli e, nonostante il lavoro fatto dalle Associazioni e dalle Istituzioni, la situazione rimane drammatica per coloro che sono in lista di attesa di un organo che gli possa permettere di continuare a vivere.

 

Significativo di quanto ci sia ancora da fare è il dato dell’ASL BR/1 dove solo 31 persone hanno sentito la necessità di manifestare la propria volontà. Questi numeri così piccoli e queste differenze tra le varie provincie della Regione Puglia ci devono fare riflettere. Sicuramente non si tratta di insensibilità o di non generosità della nostra gente ma, molto più realisticamente, si tratta di carenza di informazione che non permette una migliore diffusione della "cultura della donazione".

Si tratta, quindi,  di trovare i modi e i mezzi per raggiungere sempre più estesi strati della popolazione fornendo le giuste notizie, rispondendo ai tanti dubbi e ottenendo una risposta, sia essa positiva o negativa, consapevole. È necessario che il problema sia sentito ed è ormai chiaro che non si può aspettare che siano le persone a recarsi presso i luoghi preposti per ricevere l'informazione ed eventualmente esprimere la propria volontà ma devono essere le Istituzioni insieme alle Associazioni di Volontariato a raggiungere i cittadini nei luoghi dove abitano e lavorano.  

La legge n.91/99 (Disposizioni in materia di donazioni e trapianti di organi e tessuti) con l'introduzione di nuovi principi di organizzazione, trasparenza ed uniformità ha già raggiunto dei buoni risultati in termini di aumento di donazioni e trapianti ed in termini di maggiore consapevolezza dell'opinione pubblica. Oramai l'Italia si pone tra i paesi europei con i migliori risultati in questo campo, sia in termini di numeri che in termini di qualità ed efficienza.

Molto, comunque, rimane da fare. Permangono delle grandi differenze tra le varie zone del Paese ed il Sud, anche in questo campo, appare gravemente in ritardo. Il ritardo delle regioni meridionali è un problema ma anche una risorsa in quanto è in queste zone che vi sono ancora grossi margini di miglioramento.

 

La nostra Associazione, come ribadito in altre occasioni, ritiene prioritaria l'attuazione di iniziative finalizzate alla realizzazione:

 

1.     Della piena applicazione del decreto D.M aprile 2000 applicativo del “Il principio del silenzio-assenzo informato” introdotto dalla legge 1° aprile 1999; 

2.     Dell’anagrafe sanitaria informatizzata di tutti i cittadini,

3.     Dell’istituzione progressiva della carta di identità elettronica con i dati sanitari,

4.     Dei progetti unitari Associazioni di volontariato / Centro Trapianto Nazionale,

5.     Della predisposizione di un Piano Sanitario per prelievo, conservazione, distribuzione e certificazione dei tessuti.

6.     Della previsione che in tutte le rianimazioni si attuino procedure per reperire tutti i potenziali donatori e sia disponibile la commissione per l’accertamento della morte.

 

Per quanto riguarda le problematiche esistenti in Puglia, come Associazione di Trapiantati, riteniamo che per raggiungere i “quasi” livelli  di donazioni dell’Emilia Romagna, Toscana e delle altre regioni all'avanguardia in questo delicato settore, è urgente operare delle scelte di organizzazione e Sanità Regionale finalizzate al raggiungimento degli obiettivi.

Sicuramente la Regione e il Coordinamento Regionale delle Attività di Prelievo e Trapianto, nella loro azione dovranno tener conto dei suggerimenti delle Associazioni di Volontariato, come efficacemente è già stato fatto in altre regioni.

 

Serve al più presto:

 

1.     Un Comitato permanente presso la sede regionale della sanità, costituito da rappresentanti dell’Assessorato alla Sanità, rappresentanti del Coordinamento Regionale e rappresentanti di Associazioni che operano a livello regionale.

2.     Che i Coordinatori Locali lavorino a tempo pieno con riconoscimento di figura specifica.

3.     Una Commissione Tecnica in piena autonomia  che supporti e formi i Coordinatori Locali.

4.     Aumentare e potenziare sempre di più le sale di rianimazioni.

5.     Promuovere unitariamente, Assessorato / Coordinamento / Associazioni campagne adeguate di informazioni ai cittadini

6.     Promozione di una massiccia e capillare campagna di sensibilizzazione per spiegare ai cittadini la necessità e modalità di sottoscrivere le dichiarazioni di volontà.

7.     Realizzazione del progetto dell’ATO Puglia così come gia parlato con l’assessore alla sanità,  per la costruzione di una grande Confederazione Regionale delle Associazioni di trapiantati / donatori / emodializzati che possa rappresentare e risolvere i problemi dei cittadini pugliesi. (sarà presentato all’assessorato al coordinamento regionale e alle associazioni nel prossimo Gennaio 2004) .

 

 

Giovanni Santoro

Presidente Generale ATO Puglia Onlus

Consigliere Nazionale   Federazione LIVER-POOL

Componente FORUM delle Associazioni Nazionale

 

5/12/03

 

 

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