GUIDA AL TRAPIANTO DI FEGATO
EDIZIONE 2002

Associazione Trapiantati Organi Onlus

Bologna


+ Il cortisone.

Il cortisone (Deltacortene, Flantadin) è un corticosteroide, un ormone steroideo, simile ad un ormone secreto normalmente nel nostro corpo. Svolge la sua azione infiammatoria in maniera meno specifica della ciclosporina. Viene utilizzato insieme agli altri farmaci per prevenire il rigetto e come questi viene somministrato a dosi scalari per qualche anno. Può succedere che durante un episodio di rigetto la quantità venga aumentata o che venga somministrato per via venosa. Il dosaggio iniziale per bocca di 25 mg verrà gradatamente ridotto nel tempo. Anche gli effetti collaterali di questo farmaco possono essere dose correlati e possono scomparire riducendo la dose. Gli effetti collaterali sono molto rari ma è opportuno comunque conoscerli.

- Disturbi allo stomaco prevalentemente bruciori. I pazienti in trattamento con cortisonici assumono regolarmente farmaci antiacidi per ridurre il danno sulla mucosa dello stomaco ed è opportuno che prendano il farmaco a stomaco pieno.

- Gonfiore al viso alle mani e alle caviglie dovuto alla ritenzione di liquidi. Questo è uno dei motivi perché i pazienti trapiantati devono pesarsi spesso.

- Aumento di peso dovuto all’aumento dell’appetito ma anche alla ritenzione di liquidi.

- Aumento del rischio di infezioni dovuto alla soppressione del sistema immunitario. Questo rischio è prevalente nei primi mesi dopo il trapianto quando la dose è ancora alta.

- Diabete, può essere legato alle alte dosi di cortisone. I pazienti già diabetici possono richiedere un aumento delle dosi di insulina.

- Cambiamenti cutanei come secchezza della pelle, pelle delicata, maggiore sensibilità all’esposizione al sole, aumento della peluria, acne etc.

- Debolezza muscolare ed ossea

- Cambiamenti repentini dell’umore

- Cataratta con riduzione della vista.

A causa dell’inibizione che il cortisone produce sulle ghiandole surrenali ( che producono adrenalina), non bisogna mai sospendere acutamente l’assunzione del farmaco ma sempre gradatamente.

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