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ASSOCIAZIONE TRAPIANTATI ORGANI Onlus
REGIONE PUGLIA
 

 

Le nuove Regole per i farmaci equivalenti prescritti dal medico curante e ritirati in farmacia.

I farmaci equivalenti una scoperta vecchia del 1995

 

Il 14 agosto scorso è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 189 il decreto legge 95/2072, meglio noto come "decreto spending review" Il provvedimento è entrato in vigore il giorno di ferragosto.

Vediamo di riassumere la normativa coordinando le varie leggi emanate dal 2010 ed in parte già note alle nostre tasche,

Scatta per i medici I'obbligo di indicare sulla ricetta rossa il nome del principio attivo invece del nome commerciale del farmaco, La norma prevede che il medico che cura un paziente per la prima volta per una patologia cronica, o per un nuovo episodio di patologia non cronica, per il cui trattamento sono disponibili più medicinali equivalenti ò tenuto ad indicare nella ricetta del Servizio Sanitario Nazionale la sola denominazione del principio attivo contenuto nel farmaco. L'eccezione alla regola, per quanto ci riguarda, è che il medico ha la facoltà (non I'obbligo) di indicare la denominazione di uno specifico medicinale a base dello stesso principio attivo e che l'indicazione è vincolante per il farmacista; in questo caso, nella ricetta deve essere inserita obbligatoriamente una sintetica motivazione della clausola di non sostituibilità e il farmacista dovrà attenersi alla disposizione,

Sembrano salvaguardate le terapie che noi eseguiamo, ma, quando ci viene consegnato il farmaco avente il costo più alto di quello ammesso al rimborso, perché il medico ha usato la clausola di "non sostituibilità", la differenza fra i due prezzi è a carico nostro, come se fossimo noi a pretendere dal Servizio Sanitario Nazionale un medicinale più costoso.

Vogliamo ricordare che i medicinali equivalenti non sono esattamente identici a quelli "griffati"; in Italia c'è una tolleranza del 20 o/o in più o meno di principio attivo disponibile nel farmaco rispetto all'originale e non necessariamente hanno la medesima composizione in eccipienti che possono cambiare da marca a marca, Il consiglio che possiamo dare prima di allarmarsi è di consultare lo specialista che ha prescritto il farmaco per verificarne l'uso.

La normativa non fa cenno ai farmaci che ritiriamo direttamente dalle farmacie ospedaliere, ma altri passaggi del decreto parlano di riduzione della spesa farmaceutica ospedaliera. Già nella Regione Lazio abbiamo segnalazioni di ASL dove si consegnano i farmaci equivalenti, con particolare riferimento all' immunosoppressore Micofenolato Mofetile, in quanto la gara d'appalto è stata vinta da una casa farmaceutica che ha proposto il prezzo più basso,

Ricordiamo che solo per l'immunosoppressore Tacrolimus, distribuito direttamente dalle farmacie ospedaliere, esiste una precisazione dell'AIFA del22luglio 2011 dove si legge: "in aderenza al testo autorizzato del Riassunto delle caratteristiche del prodotto, la terapia con medicinali a base di tacrolimus (originatori e generici ed indipendentemente dalle modalità di rilascio) richiede un attento monitoraggio da parte di personale adeguatamente qualificato ed attrezzato. per questo motivo, sia la prima prescrizione di questi medicinali sia le modifiche della terapia immunosoppressiva in corso deve essere effettuata da medici esperti nella terapia immunosoppressiva e la gestione dei pazienti trapiantati," "I pazienti devono essere mantenuti in una sola formulazione di tacrolimus con il corrispondente regime di dosaggio giornaliero; cambi della formulazione o del regime devono essere effettuati solo sotto la stretta supervisione di uno specialista in trapianti, Dopo il trasferimento a qualsiasi formulazione alternativa, devono essere eseguiti un attento monitoraggio terapeutico del farmaco e i necessari aggiustamenti di dose per assicurare che l'esposizione sistemica a tacrolimus sia mantenuta,"

L’obbligo, sancito da un recente provvedimento legislativo, di indicare nella prescrizione il principio attivo del farmaco, e non più il nome commerciale del prodotto "griffato", è una novità con la quale tutti ci confronteremo quando ci rivolgeremo al nostro medico di famiglia, anche per la cura di un semplice raffreddore,

Di fatto, questa prassi, in considerazione della critica situazione economica in cui ci troviamo, avrebbe già dovuto essere adottata, volontariamente, dai medici sia al fine di ottenere un risparmio, sia per controllare l'effettiva "equivalenza" di questi farmaci.

Con i cosiddetti "farmaci equivalenti" abbiamo a che fare da anni; il primo è stato commercializzato in Italia nel 1995. Purtroppo, però, nonostante tutto il tempo trascorso, non si può dire che, nella mentalità corrente, vi sia stata una tranquilla e serena accettazione del prodotto sostitutivo anche se meno oneroso per le nostre tasche,

La norma appena varata ha lo scopo, evidente, di fare in modo che le casa farmaceutiche, al fine di non perdere quote di mercato, diminuiscano i prezzi dei farmaci più noti ed utilizzati dalla popolazione. Nel frattempo, se non vorremo avvalerci del "generico", se proprio non riusciamo a cambiare le nostre abitudini, saremo costretti a sobbarcarci il costo del farmaco più blasonato.

Ci auguriamo che i medici siano in grado di farci superare la nostra diffidenza e che le case farmaceutiche, "bontà loro", rivedano i listini (al ribasso, speriamo). D'altro canto, i tecnici che da qualche tempo governano il Paese, ci hanno imposto ben altri "tagli", che, giusti o sbagliati, sono finalizzati al risanamento del debito pubblico. Anche se il ministro della salute continua ad affermare che non ci saranno più interventi drastici di riduzione della spesa, io ritengo che, in materia di sanità e stato sociale, dobbiamo aspettarci molto altro ancora.

Quindi, non possiamo fare a meno d'essere seriamente preoccupati quando sentiamo gli assessori alle politiche sociali che, di fronte a ulteriori revisioni di spesa, mettono le mani avanti, dichiarando che non potranno più garantire questo o quel servizio di assistenza, Siamo oramai agli ultimi mesi di questo Governo che, in poco tempo, ha dato l'avvio a riforme che ci stanno cambiando la vita; e di molte altre innovazioni si sente parlare ma, con molta probabilità, saranno portate a compimento dalla coalizione che vincerà le prossime elezioni. Non smetterò mai di ripetere che solo la corretta informazione, la partecipazione e la compattezza nell'azione potranno far sì che questi rivolgimenti economici e sociali non ci travolgano, ma, al contrario, ci consentano di poter influire e indirizzare, in qualche modo, i cambiamenti che, con o senza il nostro apporto, andranno comunque avanti.

Di Roberto Costanzi (FORUM) 14/09/2012

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