L'Associazione
Culturale "Il Filo di Arianna" Onlus nasce a Fragagnano, TA,
nel 2002 ed ha lo scopo di aiutare la persona attraverso un percorso di
formazione continua, cogliendone le armonie e rispettandone le disarmonie.
Organizza
corsi di formazione annuali attraverso seminari ed attività di laboratorio
avvalendosi della collaborazione di esperti.
Nell'anno
2002 - 2003 ha puntato l'attenzione sul "bambino" ed ha affrontato
temi che lo riguardano e che lo hanno riguardato da sempre:
§
il gioco,
è importante l'attività ludica per lo sviluppo armonioso della
personalità;
§
il racconto,
è fondamentale per lo sviluppo della creatività espressiva;
§
l'adozione
e l'affido
temporaneo, è necessario un
luogo nel quale sviluppare le capacità affettive;
§
il bullismo,
è fenomeno di prevaricazione del forte sul debole;
§
la pedofilia,
è un dramma che interrompe il decorso naturale per un sano sviluppo
psicofisico.
I
suddetti argomenti sono stati affrontati attraverso seminari ai quali hanno
partecipato operatori sociali, insegnanti, studenti, genitori.
Gli
stessi argomenti sono stati affrontati anche attraverso un'altra forma di
linguaggio:
§
la
drammatizzazione teatrale.
Istituendo,
infatti, laboratori di formazione per la costruzione di burattini utilizzando
materiale povero, l'Associazione ha portato in scena, episodi di bullismo
possibili nelle scuole.
Lo
scopo era quello di sensibilizzare grandi e piccoli a neutralizzare tale
fenomeno.
E
ancora, per stimolare la creatività dei bambini e per educarli alla lettura,
ha indetto il concorso
"C'era una volta… continua
tu" rivolto
ai bambini di scuola media ed elementare del territorio nel quale opera, e vi
hanno partecipato, inventando favole, poi, raccolte in un piccolo volume.
Questo
volume rappresenta, oggi, il primo ma grande risultato che l'Associazione ha
potuto raccogliere grazie ad un impegno costante ed intenso.
Mentre
svolgeva questa attività preparava il programma 2003 - 2004, avvalendosi
dell'aiuto di un'indagine conoscitiva nella quale erano contenuti temi
interessanti, tra i quali la DONAZIONE
DEGLI ORGANI , argomento affrontato il 31 gennaio 2004
u.s. , affidato ad esperti che operano nel territorio.
Per
l'aspetto medico erano presenti il Dott. Michele
LONOCE, il Dott. Pasquale
Massimilla, il Dott. Raffaele TUCCI,
la Dott.ssa
Dora CHILOIRO.
Insieme
costituiscono il coordinamento aziendale della ASL TA/1 preposto al prelievo
ed alla donazione degli organi.
Per
l'aspetto etico-sociologico, religioso e giuridico, sono intervenuti la Dott.ssa
Maria LEONE, il
Prof. Riccardo ROSSANO,
il Dott. Evan BOCCUNI.
Per
l'aspetto educativo sono intervenuti la Sig.ra Mariella
TANGORRA, Presidente Provinciale dell'AIDO,
il
Sig. Giovanni SANTORO,
Presidente dell'ATO Puglia Onlus.
Dall'incontro
sono emersi due concetti importanti contenuti nel tema relativo alla Donazione
degli Organi:
1)
da un lato, la SPIRITUALITA', intesa come sensibilità ai valori
appartenenti ad una realtà immateriale (concepita come superiore); dare il
consenso alla donazione degli organi e dei tessuti del proprio corpo,
significa acquisire una straordinaria GENEROSITA', possibile solo attraverso
la sensibilità al VALORE DELLA VITA
;
2)
dall'altro lato, la BIOETICA, questione morale sollevata in campo
medico e biologico da interventi che mettono in causa il rispetto e la tutela
della vita umana: esiste, infatti, in ogni essere umano, l'esigenza di SENTIRSI TUTELATO FINCHE' E' IN VITA.
Attraverso
la CONOSCENZA è stato possibile capire la differenza fra morte cerebrale o
encefalica e coma irreversibile.
Ciò
porterà, forse, a rimuovere i pregiudizi, gli egoismi, il senso
dell'attaccamento alla vita nel senso materiale del termine.
Non
pensare alla VITA che FINISCE ma
alla VITA che INIZIA è traguardo
arduo ma possibile!
L'intervento
del Sig. Giovanni SANTORO,
Presidente dell'ATO Puglia Onlus è stato prezioso poiché, oltre a farci
sapere che esiste una realtà che opera a favore della vita dei trapiantati
nella Regione Puglia, ha puntato l'attenzione sulla condizione psicologica
nella quale la persona che ha subito un trapianto, può trovarsi.
E'
cosa importante educarsi a DONARE, ma è altrettanto cosa importante educarsi
a SOSTENERE il DONO:
il
trapiantato ha necessità di imparare a convivere con la vita che gli ha dato
VITA, deve superare il senso di colpa, inevitabile; ha bisogno di sentire
l'AMORE, non solo delle persone che vivono al suo fianco, ma l'AMORE deve
arrivare da più lontano: dalla certezza di sentire la condivisione della sua
condizione, con l'umanità tutta.
Fra
i presenti, c'era, in sala un signore trapiantato, non parlava, ascoltava e i
suoi occhi erano grandi e lucidi; la moglie, seduta al suo fianco, è
intervenuta spesso, soffermandosi, sulle difficoltà relative ai rapporti
sociali che inevitabilmente erano cambiati.
Se
il seminario fosse stato di aiuto solo per questa giovane coppia,
l'Associazione avrebbe raggiunto uno dei suoi più gratificanti traguardi!
Stella
TRAETTA
Presidente
dell'Ass. Cult. Onlus
"Il
Filo di Arianna"
-------------------------------------------------------------------------------
trapiantati@virgilio.it