ASSOCIAZIONE TRAPIANTATI ORGANI ONLUS PUGLIA

ATO.Puglia@excite.it                                            

23 DICEMBRE 2011 - SIENA: DOPPIO TRAPIANTO DI RENE, UNA DELLE COPPIE COINVOLTE E’ DEL VITERBESE, INTERVENTO SVOLTO CON LA MODALITA’ CROSS OVE

Sottopostisi all’eccezionale trapianto di rene dell’ospedale Le Scotte di Siena. L’intervento, delicatissimo, è il primo realizzato nella cittadina e uno dei pochissimi in Italia.

Si tratta di un trapianto in modalità cross-over. Una sorta di donazione incrociata tra due coppie di persone, in questo caso madre-figlia e moglie-marito. Ognuna delle due coppie era composta da un paziente in attesa di trapianto e un parente aspirante donatore non compatibile.

 

Il doppio trapianto è stato eseguito tra il donatore di una coppia e il ricevente di un’altra, una volta accertata la compatibilità incrociata. I due coniugi sono originari del Viterbese, mentre nell’altro caso la mamma-donatrice proviene dalla Romania e la figlia vive a Firenze.

A eseguire il trapianto, i medici dell’equipe di Chirurgia Trapianti Rene, diretta dal professor Mario Carmellini, coadiuvato dai chirurghi Andrea Collini e Giuliana Ruggieri.

 

“Abbiamo lavorato in contemporanea su più sale operatorie eseguendo di fatto quattro diversi interventi chirurgici - spiega Carmellini – due prelievi di rene con tecnica laparoscopica e due trapianti, con grande lavoro di squadra e impegno professionale di tantissime persone. Sia i donatori che i trapiantati stanno bene e potranno tornare a casa prima di Natale”. Gli interventi sono stati realizzati con la preziosa collaborazione della Nefrologia, diretta da Guido Garosi e dell’Anestesia, diretta da Pasquale D’Onofrio. Ogni donatore ha offerto il proprio rene in virtù del grande amore nei confronti della persona cara: una mamma ha donato per la figlia e una moglie ha donato per il marito. “Nel primo caso - aggiunge Collini – la mamma proviene dalla Romania e la figlia vive ad Arezzo, nel secondo caso moglie e marito sono della provincia di Viterbo ma il gesto d’amore che lega queste persone va al di là della provenienza geografica e assume un valore universale, un gesto gratuito e generoso”. Le indagini di compatibilità immunogentica sono state effettuate all’ospedale Careggi di Firenze mentre tutti gli approfondimenti diagnostici sono stati condotti dalle diverse unità dell’ospedale senese.

 

Il centro trapianti di rene di Siena è il quarto in Italia per numero di trapianti effettuati da donatore deceduto, dopo Torino, Padova e Novara ed è quindi il primo del centro-sud: da maggio del 2000 a oggi sono stati effettuati 542 trapianti, 61 quelli di quest’anno grazie proprio a un forte incremento dei trapianti da donatore vivente. “Il trapianto cross over - conclude Carmellini – è piuttosto complesso da organizzare perché oltre alla compatibilità genetica e alle valutazioni cliniche e immunologiche è necessario analizzare molti altri aspetti di tipo etico, sociale, psicologico e medico-legale”.

 

Da Tusciaweb.eu