GUIDA AL TRAPIANTO DI FEGATO
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L’INTERVENTO CHIRURGICO
Una volta che il paziente riceve la chiamata telefonica della disponibilità di un organo compatibile per il trapianto, deve recarsi il più prontamente possibile presso ilReparto di Chirurgia Generale – Prof. Antonino Cavallari, situato al IIº piano del Padiglione 25 del Policlinico Sant’Orsola Malpighi, in via Massarenti 9 a Bologna, telefono 051/ 63.64.788.
Deve ricordarsi di non assumere nulla da bere nè da mangiare una volta raggiunta la chiamata. Una volta arrivato in reparto, il ricevente viene accolto dal medico di guardia e vengono eseguiti alcuni esami ematici e colturali, radiologici ed un elettrocardiogramma per controllare che lo stato di salute non sia cambiato dall’ultimo controllo eseguito e che non siano comparse controindicazioni al trapianto. Viene eseguito il cross-match fra il paziente ed il donatore. Il paziente deve eseguire un bagno al fine di rimuovere il più possibile i germi dalla cute, viene rasato per prevenire le infezioni e si esegue un clistere evacuativo per svuotare l’intestino in previsione della fisiologica costipazione postoperatoria.
Viene chiesto nuovamente di sottoscrivere una serie di documenti che attestino:
- il consenso del paziente all’esecuzione dell’intervento chirurgico;
- il consenso del paziente all’esecuzione dell’anestesia;
- il consenso del paziente alla possibile esecuzione di trasfusioni di sangue durante l’intervento;
- il consenso del paziente all’esecuzione del test dell’HIV (AIDS);
- eventuali consensi del paziente alla partecipazione agli studi clinici condotti dai medici che si occupano di trapianto di fegato;
- eventuali consensi del paziente all’esecuzione del trapianto con organi che provengano da donatori con caratteristiche cliniche particolari;
- eventuali consensi del paziente all’esecuzione del trapianto con organi ottenuti con divisioni split.
A questo punto, e quando il fegato del donatore sarà arrivato a Bologna, si inizierà l’intervento. L’incisione della cute prevede un taglio sotto l’arcata costale destra e che si prolunga per alcuni centimetri verso la linea mediana sotto l’osso xifoide (lo sterno). In alcuni pazienti è necessario utilizzare, durante il trapianto, un by pass extracorporeo che preleva il sangue dalla parte inferiore del corpo e dall’intestino per reintrodurlo verso il cuore attraverso una vena nell’ascella; tali pazienti si sveglieranno con due piccole incisioni in più, nell’inguine e nell’ascella, in genere la sinistra.
Alla fine dell’intervento il paziente si sveglierà con due drenaggi addominali che escono dal fianco destro e con un piccolo tubicino trasparente (il tubo di Kehr) dal quale fuoriuscirà la bile. I drenaggi verranno rimossi dopo qualche giorno ed il tubo di Kehr verrà chiuso dopo aver eseguito un controllo radiologico e lasciato così per circa 6 mesi, quindi successivamente rimosso durante un breve ricovero