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Trapianti e donazioni, ancora un passo avantiIl bilancio del Cnt di un anno che conferma l’Italia nell’eccellenza internazionale
L’Attività di donazione e trapianto nel 2006 ha registrato un lieve incremento rispetto all’anno precedente pari al 2% per le donazioni ed all’uno per cento dei trapianti. A livello internazionale l’Italia si è confermata tra i principali attori sulla scena.
Nel 2007 la tendenza mostra tuttavia una inversione che nei primi 3 mesi dell’anno ha determinato una diminuzione di circa il 10 % nelle donazioni e nel numero dei trapianti, con una riduzione nei trapianti di cuore sino al 20 %, dovuta alla maggiore età media dei donatori, ormai largamente superiore ai 50 anni. In controtendenza, il numero dei trapianti di polmone (110 nel 2007, con un aumento del 10% rispetto all’anno precedente) anche grazie alla particolare attenzione data a questo programma da parte di tutta la rete nazionale. Le regioni con le maggiori diminuzioni di attività nel 2007 sono state il Friuli, la Liguria, le Marche, il Lazio e la Sicilia. La situazione più difficile viene osservata in Puglia dove la riduzione delle donazioni è del 40% rispetto al 2007.
Anche la percentuale di opposizioni nei primi 3 mesi dell’anno è crescita dal 27,9% al 32,6%.
Tuttavia, il monitoraggio settimanale dei dati ha evidenziato come il caso di trasmissione dell’infezione da HIV da un donatore a 3 riceventi, avvenuto a Firenze il 13 Febbraio, non abbia rallentato le donazioni, da allora più numerose rispetto al periodo precedente, sottolineando la fiducia che i cittadini italiani ripongono in questa attività di eccellenza.
La situazione delle liste di attesa si conferma complessivamente stabile, con l’eccezione di un trend in crescita che riguarda i trapianti di fegato. Tra i dati presentati dal CNT anche quelli relativi alla mobilità tra le regioni, dai quali emerge chiaramente un flusso Sud-Nord, particolarmente accentuato verso la Regione Emilia-Romagna.
La qualità dei programmi di trapianto confrontata con i principali registri europei pone l’Italia ai vertici internazionali.
Nel 2006 e nel 2007 va inoltre segnalato l’incremento delle collaborazioni con i Paesi esteri; tra queste, la collaborazione con la Grecia per i trapianti di fegato in urgenza, effettuati in Italia a favore di cittadini greci e quella con la Slovacchia che, nell’ambito di un progetto dell’Unione, affida all’Italia la verifica complessiva della rete trapiantologica.
Altre importanti realizzazioni, nell’ambito internazionale, sono state l’affidamento all’Italia di importanti funzioni di verifica della qualità e sicurezza in partnership con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la leadership europea di rilevanti progetti per la sicurezza e l’assegnazione all’Italia della raccolta dei dati a livello europeo dei trapianti di cellule e tessuti, in accordo con la Commissione Europea.
Vanno infine segnalati la crescita del programma di trapianto nei soggetti HIV positivi, le conferme dei primati nazionali nella donazione e nel trapianto di tessuti e nel trapianto di cellule staminali emopoietiche, la crescita nei programmi di formazione e di ricerca con significative pubblicazioni a livello internazionale.