Dopo il trapianto, il paziente si sentirà meglio e vorrà
tornare abituale stile di vita. Fra le cose normali a cui il paziente era
abituato, vi è la capacità di godere di un’ottima alimentazione. Tuttavia il
cortisone, influisce sul modo con cui il corpo metabolizza il cibo; il paziente
noterà che avrà più appetito e che sarà incline ad aumentare di peso.
L’aumentare di peso può portare a spiacevoli complicanze quali:
AUMENTO
della pressione sanguigna con necessità
di aumentare le dosi o di aggiungere nuovi farmaci.
MAGGIORE
facilità a malattie cardiovascolari quali
infarti etc.
ECCESSIVO
stress da carico dei muscoli e delle ossa
che può causare fratture, distorsioni stiramenti o comunque complicazioni che
implicano terapie fisiche lunghe e complesse.
Prima di essere dimesso dall’ospedale, il paziente potrà avere
un colloquio con un dietologo, che discuterà con lui l’importanza di una dieta
povera di sale, e l’aiuterà ad impostare una dieta, che sia nutriente ma a basso
contenuto calorico e che eviti di aumentare troppo peso. Alcuni problemi legati
alla nutrizione sono:
RITENZIONE DEI LIQUIDI E RITENZIONE DI SALE
. Questo
può portare gonfiore alle mani e alle caviglie, innalzamento della pressione
arteriosa ed aumento di peso. Per evitare tali complicazioni è necessario
limitare l’assunzione di sale, ed escludendo cibi a base di sale, misto ad
aglio, dadi da brodo, wurstel, salsicce, prosciutto affumicato, salse piccanti
e cibi preconfezionati etc.
INDEBOLIMENTO MUSCOLARE O DEPAPERAUMENTO DELLE PROTEINE DEL CORPO.
Le proteine sono essenziali alla dieta e vitale per la crescita e
il mantenimento del tessuto corporeo. Il cortisone fa aumentare il fabbisogno
di proteine. Per evitare di ingrassare ma al contempo assumere alimenti a base
di proteine, bisogna utilizzare alimenti a basso contenuto calorico quali.
Agnello magro, carne suina, pesce, pollo, prodotti caseari a basso contenuto
calorico, legumi.
IPERGLICEMIA.
Lo zucchero è conosciuto come glucosio.
Il glucosio è prodotto dalla scomposizione dello zucchero e degli amidi della
dieta e fornisce l’energia necessaria per le attività fisiche giornaliere. Il
corpo produce una sostanza chiamata insulina che trasporta il glucosio nelle
parti del corpo dove è necessario. Durante la somministrazione di cortisone,
l’attività dell’insulina nel corpo può diventare limitata e dare come
risultato un alto contenuto di zucchero nel sangue che può portare ad un vero
e proprio diabete. Per tale motivo bisognerà fare particolare attenzione
all’assunzione di cibi quali: caramelle, gelatine, miele, sciroppi, biscotti
farciti, torte, gelati, crostate, pasticcini etc.
BASSO LIVELLO DI CALCIO NEL SANGUE.
Questo è di solito
il risultato della dieta o dell’assunzione di medicinali. Questa se non è
corretta può avere degli effetti collaterali seri. Qualora un trapianto
presenti un’alta concentrazione di potassio dovrà evitare cibi quali: banane,
succo d’arancia, limoni, uva passata, patate, pomodori, meloni, fragole,
peperoni.
Queste sono ovviamente delle linee guida estremamente generali
che il paziente trapiantato deve conoscere e seguire. La dieta è importante per
la riabilitazione del paziente trapiantato ma è necessario imparare a nutrirsi
correttamente per il resto della vita. Altre domande inerenti la dieta potranno
essere poste direttamente alla dietologa che segue i pazienti in ogni centro di
trapianti.