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NUOVA TECNICA PER I TRAPIANTI DI CORNEA
17/07/2015 Trapianti.Net
Circa 30.000 anni fa l’uomo preistorico impugnò ossa di animali sottili come aghi per la sutura di ferite altrimenti letali. Questa tecnica è stata utilizzata e migliorata sempre più nel corso del tempo e, anche se oggi ci sono nuovi sistemi per chiudere le ferite chirurgiche (adesivi chimici, graffette metalliche in materiali polimerici, ecc.), il successo di ogni sutura dipende interamente dalla bravura del chirurgo e dal set utilizzato.
Ora, dall’Università di Tel Aviv, i ricercatori introducono un innovativo sistema laser a fibre ottiche utilizzato nei trapianti di cornea per ridurre le infezioni e le cicatrici permanenti che da sempre sono fonte di preoccupazione di ogni sutura chirurgica. Abraham Katzir, a capo del Gruppo di Fisica Applicata presso la Scuola di Fisica e Astronomia dell’Università di Tel Aviv, ha trascorso gran parte della sua carriera affinando una tecnica da lui ideata chiamata “saldatura laser”, con cui i bordi d’incisione sono riscaldati in modo controllato proprio per la chiusura ottimale delle ferite.
Lo studio, recentemente pubblicato sulla rivista Lasers in Medical Science, esplora una nuova radicale applicazione di questa tecnica ai trapianti di cornea. Il trapianto di cornea può restituire la vista a persone che soffrono di condizioni corneali invalidanti, come cornee sporgenti, “distrofia di Fuchs”, assottigliamento, cicatrici corneali causate da infezioni o lesioni o complicazioni causate da un precedente intervento chirurgico all’occhio.
“Utilizzando la nostra fibra ottica speciale, siamo stati in grado di saldare perfettamente il tessuto corneale senza causare danni circostanti agli occhi o lasciando punti persistenti”, spiega Katzir. Il gruppo del Prof. Katzir ha sviluppato fibre ottiche uniche realizzate in alogenuro d’argento trasparenti all’infrarosso. Tali fibre offrono un raggio laser che riscalda con cura i bordi approssimati. Contemporaneamente, la stessa fibra fornisce luce infrarossa dal punto riscaldato a un rilevatore di infrarossi, che monitora la temperatura in ogni punto, molto simile a un termometro auricolare. Ciò rende possibile riscaldare ogni punto a una temperatura desiderabile (140-150 gradi F), creando un forte legame tra i tessuti senza causare danni termici.
“L’aspetto più importante della nostra tecnica è proprio la temperatura per l’incollaggio laser che, sotto controlli precisi, assicura una forte legame senza lasciare cicatrici”. In collaborazione con i chirurghi del Tel Aviv Medical Center e del Sheba Medical Center, hanno condotto trial di trapianto di cornea con tessuti prelevati da mucche e maiali. Hanno usato il sistema laser in fibra ottica per ottenere una chiusura a tenuta permanente con il minimo danno termico al tessuto oculare circostante. Alle successive biopsie i ricercatori non hanno trovato né perdite, né segni di surriscaldamento né, tantomeno, tessuto cicatriziale.
Sulla base di questi risultati Katzir ha ricevuto l’approvazione per condurre sperimentazioni di trapianto di cornea su modelli di animali vivi. In parallelo, si sta applicando la sua tecnica negli interventi chirurgici endoscopici sull’uomo. Negli studi clinici condotti di recente dal gruppo del Prof. Katzir e da un team di chirurghi su grandi incisioni cutanee in 10 pazienti, le ferite trattate con la tecnica laser a fibre ottiche sono guarite con successo, senza lasciare alcun tessuto cicatriziale. “Ci sono infinite applicazioni per il sistema laser in fibra ottica”, spiega Katzir. “La chirurgia plastica, urologia, otorinolaringoiatria, quella cerebrale, la microchirurgia.
Insomma, le possibilità sono veramente infinite e i ricercatori sono certi che presto sarà possibile applicare in campo clinico questa tecnologia innovativa.
Bibliografia
Tal K, Strassmann E, Loya N, Katzir A et al. Corneal cut closure using temperature-controlled CO2 laser soldering system. Lasers Med Sci. 2015; 30 (4): 1367-71