ASSOCIAZIONE TRAPIANTATI ORGANI PUGLIA
Onlus

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10 GENNAIO 2004

Premio CARLO COLUCCI per la chirurgia

Quest'anno, per richiesta del Sig. Onofrio Cavallo (Ato Puglia Onlus) ultimo trapiantato in casa della Città di Martina Franca il premio è stato destinato al Prof. Gianluca Grazi e al Prof. Nazzareno Galiè dell' Ospedale Santorsola di Bologna

La Fondazione Nuove Proposte Culturali ha organizzato a Martina Franca, nella sala dell'ex ospedale civile, nell'ambito del suo progetto "Educare alla salute" un articolato convegno di studi.
Una scelta significativa perché nella sede dell'ex ospedale civile, si è parlato dei medici e degli operatori ma anche di donazioni di organi e trapianto.

Tutti quelli che in un passato remoto realizzarono a Martina Franca strutture ospedaliere, all'epoca prevalentemente private (il vecchio ospedale, la clinica Motolese e la clinica Colucci) che rappresentarono e rappresentano un preciso punto di riferimento.
Il programma ha previsto l'introduzione dell'Avv. Greco presidente della Fondazione, le relazioni del dott. Antonuccio Silvestri, e del dott. Antonio Micoli sul tema, Esperienze ospedaliere a Martina Franca.
Sono seguite le relazioni del Prof. Gianluca Grazi, e del Prof. Nazzareno Galiè sul tema
"il trapianto ieri oggi e domani"
Alla manifestazione organizzata con la collaborazione dell'ATO. Puglia Onlus che presto aprirà una sede locale anche a Martina Franca, a portato il saluto ed il ringraziamento di tutti i trapiantati della Puglia il presidente Giovanni Santoro.
Ringraziamento ai donatori a ai professori presenti che grazie a loro, a un trapianto, molti sono tornati a vivere e a sperare, per quanti, troppi sono ancora in lista di attesa, aggrappati alla speranza di un futuro migliore.
Infine Santoro, ha invitato tutti i presenti ad una riflessione sull'importanza della donazione e ha eliminare tutti i pregiudizi esistenti che impediscono questo grande gesto d'amore.
Ai Proff. Grazi e Galiè sono state consegnati ricordi per la loro presenza in Puglia, dal vice presidente ATO Puglia Antonio Motolese e dal Consigliere Fernando Pizzarelli.
Un momento suggestivo è stato, la consegna del "Premio Testimonianza" consegnate al nostro amico trapiantato Onofrio Cavallo e alla famiglia Indiretto in memoria del nostro caro Francesco scomparso dopo due anni dal trapianto.

Nella Sua relazione il prof. Gianluca Grazi ha detto tra l'altro:
Il trapianto di fegato è molto importante innanzi tutto perché è un trapianto salva vita. Significa che i pazienti affetti da gravi patologie epatiche senza il trapianto sono destinati a morire.
Il trapianto di fegato in questi anni è molto cambiato, innanzi tutto i risultati sono molto buoni, sia nei pazienti adulti sia in pazienti pediatrici, anzi in quelli pediatrici, la sopravvivenza dopo un anno dal trapianto è del 99% rispetto al 90% degli adulti.

Il trapianto di fegato è un grande trapianto perché da una grande soddisfazione soprattutto al chirurgo, perché i pazienti vengono restituiti alla loro vita normale.
Gli uomini alla vita sociale, le donne vengono restituite anche alle attività progreative, quindi molte vite salvate con un solo organo. Dopo il trapianto il paziente sta' per un paio di giorni in una terapia intensiva, in un ambiente altamente qualificato dove riceve assistenza e soprattutto dove è monitorato 24 ore al giorno.
Subito dopo viene trasferito nel reparto di degenza di chirurgia fino a che il fegato riprende la sua attività normale.
Il paziente riprende a mangiare e comincia a girare nel reparto in maniera autonoma prima di ritornare a casa.


Quando torna a casa, continua ad essere seguito dal centro trapianto diventando componente di una grande famiglia che si estuari tra gli stessi medici / pazienti e associazioni di volontariato.
Insieme si dividono le gioie e i dolori di questo lavoro che si fa con senerità e amore. Alla manifestazione si sono avute molte testimonianze di trapiantati arrivati dalla provincia in rappresentanza dell'ATO Puglia Onlus.



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