ASSOCIAZIONE TRAPIANTATI ORGANI ONLUS Regione Puglia

 

 

MARIO NEGRI CAPOFILA DI UN PROGETTO SUL RIGETTO DEI TRAPIANTI
 

 

Eliminare il rigetto cronico tramite la terapia genica. E' l'obiettivo del progetto triennale di ricerca che sara' sviluppato dall'istituto di ricerca Mario Negri di Bergamo, il consorzio per la ricerca sul trapianto di organi tessuti, cellule e medicina rigenerativa (Corit) di Padova e il Centro internazionale di ingegneria genetica e biotecnologia (Icgeb) di Trieste.
 

I ricercatori sono partiti dal presupposto che chi fa un trapianto di rene, cuore o fegato, ha il 90% di possibilita' di stare bene ad un anno dall'intervento chirurgico, ma i risultati a lungo termine, in 10-15 anni, non sono cosi' buoni.

 

Accade infatti che i farmaci antirigetto non sanno contrastare il rigetto cronico, cioe' una forma di danno progressivo all'organo che si manifesta negli anni portando alla perdita di funzionalita' dell'organo stesso, rendendo cosi' necessario il ricorso ad un altro trapianto o la dialisi nel caso del rene.
Il progetto si avvale di un lavoro gia' avviato da tempo dall'istituto Negri i cui ricercatori hanno trasferito al rene del donatore, prima del trapianto, il gene che forma una proteina capace di ridurre, solo dove serve, l'attivazione del sistema immune responsabile del rigetto.

Il rene cosi' modificato e' stato trapiantato in un animale incompatibile, che sviluppa rigetto cronico senza la terapia genica. Negli esemplari che hanno ricevuto il rene modificato e' stato invece assente.
 

Il prossimo passo dei tre gruppi impegnati sara' quello di fare ulteriori verifiche cliniche utilizzando un modello di rigetto cronico nei primati.

   


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