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                                   Progetto tessera sanitaria elettronica a regime in Puglia

dall’1 marzo prossimo

 

La scadenza è quella del 28 febbraio prossimo. Dal giorno successivo si passa in Puglia, unitamente ad alcune altre regioni italiane, alla fase a regime del progetto Tessera sanitaria elettronica partorito alla fine del lontano 2003 (Legge n. 326 e successive modifiche e integrazioni), con l’obiettivo di potenziare il monitoraggio della spesa sanitaria, attraverso il controllo delle ricette farmaceutiche e specialistiche e la verifica dell’appropriatezza delle prescrizioni. Nell’ambito del progetto rientra anche la tessera sanitaria elettronica distribuita nei mesi scorsi a tutti i possessori di codice fiscale nonché la creazione di modelli standardizzati di ricettari medici e di ricetta medica a lettura ottica, da distribuire a tutti i medici del S.S.N.
 

A tal fine il progetto (di cui è titolare la Ragioneria generale dello Stato) prevede, com’è noto, l’acquisizione telematica dei dati delle ricette da parte dei soggetti pubblici e privati accreditati (farmacie, ambulatori e laboratori) che erogano prestazioni a carico del S.S.N.

I dati in questione, a far data dall’1 marzo prossimo, dovranno essere trasmessi telematicamente, con modalità e tempi prestabiliti, al sistema predisposto dalla Ragioneria generale dello Stato, che li renderà disponibili, in un archivio dedicato per la Puglia, ai soggetti interessati competenti (ASL, Regione, Ministero della salute), in conformità alle indicazioni del Garante per la privacy.

Una recente circolare regionale ricorda a tutti i soggetti del S.S.R. la sanzione amministrativa di 2 euro applicabile, a partire sempre dall’1 marzo prossimo, per ciascuna ricetta per la mancata, tardiva o carente trasmissione telematica dei dati in questione al Ministero dell’economia.

Il controllo sull’osservanza delle disposizioni – ricorda anche la circolare regionale – è demandato alla Guardia di Finanza che vi provvede attraverso accessi diretti alle strutture pubbliche e private accreditate che erogano servizi sanitari.

I rappresentanti legali di queste ultime hanno l’obbligo di mettere in atto un sistema di archiviazione e custodia delle ricette cartacee relative alle prestazioni erogate, che deve risultare idoneo e funzionale per consentire un rapido reperimento delle stesse. In questa maniera la Guardia di Finanza sarà nelle condizioni di verificare velocemente il rispetto delle modalità prima specificate relative alla trasmissione telematica delle ricette.

Nel caso dell’accertamento di irregolarità, sarà possibile il pagamento in misura ridotta, nella misura di un terzo della sanzione, entro 60 giorni dalla data della contestazione.

Il pagamento dovrà essere eseguito presso la sezione della tesoreria provinciale dello Stato anche attraverso l’utilizzo del bollettino di c/c postale. (S.L.)

 

 

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