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Una startup modenese “lava” gli organi per aumentarne la disponibilità  Aferetica lavora con una società americana per “ricondizionare” fegato e rene destinati ai trapianti

19/07/2018

Un nuovo brevetto, nato dalla collaborazione tra la startup modenese Aferetica e la società americana CytoSorbents, punta ad aumentare la disponibilità di organi trapiantabili e il successo dei trapianti. Presentato nei giorni scorsi durante il Congresso mondiale dei trapianti a Madrid, PerLife - questo il nome del nuovo macchinario -, è il primo sistema che integra funzioni di purificazione e ricondizionamento di rene e fegato.

Ottimizzazione della vitalità e delle funzionalità degli organi che si rendono disponibili: grazie a questa nuova invenzione medico-scientifica le due aziende intendono aumentare le probabilità che un trapianto vada a buon fine, riducendo al contempo le probabilità di rigetto da parte del nuovo ospite dell’organo. Il nuovo sistema è attualmente in corso di certificazione europea e potrà essere lanciato durante il 2019.

Un lavaggio per rendere l'organo come nuovo
Una volta che l’organo viene prelevato dal donatore, questo viene sottoposto a un lavaggio a temperature controllate (tra i 4 e i 37 gradi) e purificato attraverso l’assorbimento di molecole implicate nei processi di deterioramento. Questo intervento potrà contribuire al trapianto di organi “marginali”, generalmente considerati inutilizzabili e quindi scartati. Nello stesso tempo sono incrementate le probabilità che il trapianto vada a buon fine e l’organo non venga rigettato.

Anche se in aumento, i trapianti di organi non sono ancora sufficienti a soddisfare la richiesta. Nel 2016 sono stati 135.860, con un aumento del 7% rispetto all’anno precedente. Ma questi hanno coperto solo il 10 per cento delle necessità. Anche in Italia, nonostante gli enormi progressi degli ultimi anni, solo un terzo dei pazienti in lista di attesa accede ogni anno al trapianto di organi, secondo i dati forniti da Aferetica.

Con PerLife pensiamo di compiere il passaggio dalla fase pionieristica a quella della clinica per tutti - ha commentato Mauro Atti, amministratore delegato di Aferetica -. Il sistema è stato sviluppato e messo a punto in circa quattro anni di lavoro. L’elemento chiave dell’integrazione del filtro PerSorb, applicazione innovativa di Cytosorbents, è stato il risultato della partnership annunciata circa dieci mesi fa. Siamo davvero entusiasti del riscontro della comunità medico-scientifica, in occasione della presentazione al Congresso mondiale dei Trapianti di Madrid”.

Questa innovazione non costituisce solo un progresso dal punto di vista tecnologico nell’ambito della sanità, ma anche una importante opportunità di crescita per Mirandola, dove ha sede Aferetica e dove sarà prodotto il macchinario PerLife. “In questi anni Aferetica ha certamente consolidato e incrementato” - prosegue Atti - l’attività di ricerca e sviluppo propria da Start Up innovativa. L’elemento che la contraddistingue a livello nazionale, è che Aferetica ha voluto e saputo integrare la ricerca sul ‘core business’ del futuro, con attività di sviluppo e commercializzazione, a più corto termine, realizzate grazie alla rete del Distretto Mirandolese e al network internazionale di Ricerca dedicato”. 

(AGI Salute)

 

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